I magnifici sette // proiezione gratuita

27 Febbraio 2020 - 4 minutes read

Rivisitazione hollywoodiana de “I sette samurai” di Kurosawa, presto diventata un grande classico del cinema western. Con Yul Brynner, Steve McQueen, James Coburn e una memorabile colonna sonora firmata da Elmer Bernstein.

The Magnificent Seven (John Sturges, 1960). Proiezione in lingua originale con i sottotitoli
➵ mercoledì 4 marzo, Sinestetica. Inizio proiezione ore 20.30.
ingresso libero fino a esaurimento posti. Si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo.

L’azione si svolge intorno al 1880, in un paese alla frontiera tra gli Stati Uniti e il Messico. Chris Adams, un pistolero professionista, viene ingaggiato dal capo del villaggio messicano di Ixcatlan perché ne protegga i contadini dalle scorrerie della banda di Calvera. Assolda così sei compagni per difendere il villaggio.

“Negli annali dei cinema hollywoodiano, I magnifici sette è un film per molti versi memorabile, al di là dell’enorme successo di pubblico da cui venne premiato. Innanzi tutto perché siede con intelligenza sulle spalle di un capolavoro: è il remake dei Sette samurai firmato Akira Kurosawa, 1954. Storia di orgogliosi uomini d’arme senza padrone, che si giocano tutto per un pugno di riso; che in nome del loro codice d’onore si sacrificano per salvaguardare le piccole esistenze dei deboli in una società spietata. Il loro “eroismo” non scaturisce tanto dal riconoscere la nobiltà di uno scopo, di una causa, quanto dall’essere intrappolati nella lealtà a se stessi, alla parola data, alla pura e semplice necessità psicologica di morire come si è vissuti. L’assurdità apparente della vicenda è uno dei tratti distintivi del film. li pagamento dei servizi dei “magnifici” non è niente più che un orologio e qualche ninnolo, quanto di più prezioso posseduto dai paesani. E gli eroi del film sono, in fondo, degli originali, personaggi che agiscono senza apparenti motivazioni. Chris, nonostante si renda perfettamente conto dell’inconsistenza del pagamento, accetta un incarico assurdo; O’Reaily, una faccia di pietra, ma con un debole per i bambini, lo segue senza motivo; Harry Luck, fino al termine del film, non riuscirà a convincersi che Chris abbia accettato questa causa persa senza il miraggio di un qualche tesoro nascosto, ma poi si batterà a fianco del capo; Lee, pistolero ancora temibile, ma col sistema nervoso rovinato da troppi anni di pericolosa professione, vive in un suo mondo tutto personale. Il risultato dell’assurdità della vicenda è una pellicola che ottiene un grande successo, lancia attori fino a quel momento poco conosciuti, e soprattutto contribuisce a rinnovare il genere, di cui costituisce un importante momento di svolta. I magnifici sette si pone, infatti, in un ideale punto d’equilibrio tra il western classico e quella che di lì a poco sarà la sua radicale revisione, in più direzioni: sguardo disincantato sui miti della frontiera, incrudelimento dei caratteri e delle situazioni, perdita dei punti di riferimento morali – o presunti tali, I good-bad men (uomini nello stesso tempo buoni e cattivi) del film, comunque, risultano ben più “politicamente corretti” di quanto una decina d’anni dopo saranno, per esempio, i fuorilegge del Mucchio selvaggio di Peckinpah Nella loro vicenda I antirazzismo è una parola d’ordine primaria.”
– La redazione di Mymovies.it

Prima, dopo e durante la proiezione, il bancone di Sinestetica sarà a vostra disposizione per un aperitivo, con vino, birre artigianali, cocktail, taglieri e molto altro.