
The Tree of Life (T. Malick) // proiezione gratuita
18 Febbraio 2020 - 3 minutes read“Un capolavoro del cinema contemporaneo, annichilente e stordente, duro e dolcissimo”. Dopo “Days of Heaven“, il secondo appuntamento dell’omaggio di Sinestetica a uno dei più grandi cineasti viventi.
➵ The Tree of Life (Terrence Malick, 2011). Proiezione in lingua originale con i sottotitoli
➵ mercoledì 26 febbraio, Sinestetica. Inizio proiezione ore 20.30.
➵ ingresso libero fino a esaurimento posti. Si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo.
“Non è certo mutato il cinema di Malick, né si è evoluto o involuto nel corso degli anni, di questo si può essere sicuri. Anzi, ha trovato una nuova e ancor più deflagrante spinta sperimentatrice: il montaggio puramente emotivo, slegato da qualsiasi connessione con la logica, la cronologia, il tempo e lo spazio, è oramai vera e propria poesia in movimento. The Tree of Life ha una progressione fluida, incorporea, capace di apparire liquida come l’acqua che invade spesso e volentieri le inquadrature, contrapponendosi all’altro punto fermo dell’immaginario di Malick, il cielo. Due rappresentazioni naturali che si compenetrano, specchiandosi l’una nell’altra, raggiungendo la perfezione. Per quanto sia recitato in stato di grazia (e il bambino protagonista ha davanti a sé una strada lastricata d’oro…), The Tree of Life è un film d’immagine, suono e parole: un organismo – la creazione, eccola tornare preponderante – che respira, muovendosi placido verso la propria destinazione finale. Un’opera irraccontabile eppure straziante, in grado di perdersi in vette di onirismo naturalistico e al contempo di rappresentare con schiettezza e trattenuta commozione un dialogo chiarificatore (?) tra padre e figlio; un film che riesce a rappresentare la nascita del mondo e il senso dell’esistente come davvero in pochi si sarebbero potuti permettere, rischiando senza paura il ridicolo nella stupefacente sequenza primordiale.
Perché Malick non è solo un grande, straordinario regista, non è solo un filosofo, non è solo un colto rappresentante dell’intellighenzia mondiale. È, come ogni artista degno di questo nome, un demiurgo: nelle sue mani scorre la potenza della creazione. A cui lui, come la bravissima Jessica Chastain, dona i propri figli. Un capolavoro del cinema contemporaneo, annichilente e stordente, duro e dolcissimo.”
Raffaele Meale su Quinlan.it
➵ https://quinlan.it/2011/05/16/the-tree-of-life/
Il prossimo appuntamento della mini-rassegna dedicata a Malick sarà mercoledì 20 maggio 2020, con la proiezione de “La sottile linea rossa“.
Prima, dopo e durante la proiezione, il bancone di Sinestetica sarà a vostra disposizione per un aperitivo, con vino, birre artigianali, cocktail, taglieri e molto altro.