
The Hateful Eight // proiezione gratuita
4 Marzo 2020 - 4 minutes read“C’è posto per un’altra persona?”
➵ The Hateful Eight (Quentin Tarantino, 2015). Proiezione in lingua originale con i sottotitoli
➵ mercoledì 11 marzo, Sinestetica. Inizio proiezione ore 20.30.
➵ ingresso libero fino a esaurimento posti. Si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo.
Qualche anno dopo la guerra civile, una diligenza corre attraverso il Wyoming innevato. I passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth e la donna che ha catturato, Daisy Domergue, sono diretti verso la città di Red Rock dove Ruth, chiamato da quelle parti “Il Boia”, consegnerà Domergue nelle mani della giustizia. Lungo la strada incontrano due sconosciuti: il maggiore Marquis Warren, un ex soldato nero dell’Unione diventato uno spietato cacciatore di taglie, e Chris Mannix, un rinnegato del Sud che sostiene di essere il nuovo sceriffo della città. A causa di una bufera di neve, Ruth, Domergue, Warren e Mannix cercano rifugio nell’emporio di Minnie, una stazione di posta per le diligenze tra le montagne. Quando arrivano non trovano la proprietaria, ma quattro facce sconosciute…
‘La sfida è quella di destrutturare lo spazio scenico, ridefinirlo esattamente nello stesso modo in cui si ricostruisce (e sbrindella) la Storia; il concetto è quello di un cinema che non è più solo bigger than life, ma è soprattutto bigger than history e, a conti fatti, più grande del cinema stesso. Non c’è nulla in questo primo decennio e mezzo del Ventunesimo Secolo che assomigli al cinema di Tarantino perché si continua in maniera cocciuta a fraintenderne il senso. Se c’è un gioco, non è quello della citazione cui tutti sembrano lanciarsi ogni volta che affrontano un nuovo film di Tarantino: anche in The Hateful Eight non mancano i rimandi, esterni e interni, ma non c’è una sola sequenza che viva sullo schermo solo per sollazzare il supposto onanismo cinefilo del regista. Se è per questo, una sequenza del genere non è mai esistita in ventiquattro anni di regie.
Il vero gioco, l’aspetto realmente ludico del cinema di Tarantino, è invece tutto nella composizione e nella scomposizione di ciò che viene narrato, e del motivo per cui viene narrato. Si può distinguere la filmografia di Tarantino (escludendo il segmento da lui diretto per il film collettivo Four Rooms) in tre blocchi: il primo va da Le iene a Jackie Brown, e può comprendere anche soggetti e sceneggiature poi filmati da altri, come Una vita al massimo o Natural Born Killers; il secondo contiene i due capitoli di Kill Bill e Death Proof, suo contributo al grindhouse creato insieme al sodale Robert Rodriguez; il terzo blocco, infine, inizia con Bastardi senza gloria e arriva – per ora – a The Hateful Eight. In tutti e tre i blocchi è presente una scomposizione che prelude a una ricostruzione: quella del noir e dell’hard boiled, quella dell’exploitation movie e quella del film “storico”.’
Raffaele Meale su Quinlan.it
➵ https://quinlan.it/2016/01/28/the-hateful-eight/
Prima, dopo e durante la proiezione, il bancone di Sinestetica sarà a vostra disposizione per un aperitivo, con vino, birre artigianali, cocktail, taglieri e molto altro.