Pietro Colonna

1 Febbraio 2018 - 3 minutes read

Pietro Colonna, 1986 – Napoli. Sin da piccolo e’ affascinato dalla dimensione dello sfondo teatrale e dalla mente che lavora dietro le quinte senza mostrare la presenza fisica sul palco ma capace di immaginare il contenitore in cui si sviluppa la scena in tutti i suoi dettagli pratici, atmosferici e dimensionali. E’ forse, da questa attitudine che ne deriva l’esercizio all’osservazione delle cose poste in secondo, terzo, o quarto piano. Attinge senza esitazione dai canali della fotografia o della rappresentazione per riuscire a mettere in luce valori sottesi alla realtà palese e amplifica con coscienza la sua inclinazione prematura laureandosi in Architettura nel giugno del 2014. Il suo lavoro di tesi dal titolo “I centri storici minori in stato di abbandono: problemi di tutela e valorizzazione – caso studio: il restauro del borgo medievale di Craco (MT)” riceve nel 2014 la menzione d’onore al XXIV Seminario Internazionale e premio di Architettura e Cultura urbana di Camerino (MC) ed è premiato, come vincitore, presso la sede di Architettura dell’Università degli studi La Sapienza di Roma, al concorso Arco Giovani 2015 per il recupero del costruito storico. Matura negli anni diverse esperienze di collaborazione con studi di architettura italiani e riceve numerosi riconoscimenti a concorsi di progettazione internazionale, tra cui vanno ricordati: il terzo premio per il progetto “Lighthouse in Kaliningrad”, Russia (2015) ed il primo premio per il progetto di una scuola in Cameroon nel 2015. Nello stesso anno vince anche il primo premio della IV edizione del concorso di progettazione nazionale “AAA Architetti cercasi” per l’area di Bari, con il progetto “M21 società contadina modernizzata” e partecipa su invito all’ esposizione di Architettura “Origine” nel piano della rassegna nazionale Stone Tales, presso la Basilica di San Clemente a Roma con l’opera in travertino “Metapolis: allegoria della città stratificata”. Nel 2016 gli viene attribuito per merito il premio NIB (New Italian Blood) come tra i migliori 10 talenti emergenti dell’anno. Assegna all’architettura valori autobiografici e conduce la sua ricerca personale verso l’espressività dello spazio anonimo nell’abitare contemporaneo. Attualmente vive e lavora a Siviglia (Spagna), presso lo studio Guillermo Vázquez Consuegra.


Interno, Venezia, agosto 2015
stampa a getto di inchiostro su carta opaca Fuji Crystacolor (1/20)
dimensioni 36×24 cm