Parigi #2 | La frase urbana. Parigi come testo

7 Dicembre 2021 - 1 minute read

° Venerdì 10 dicembre ore 19:00
° Intervengono: Matteo Benedetti, Luigi Magno, Franco Purini

Una città è una lingua, un accento. Così come lanciamo in aria delle
parole con la voce, dispieghiamo i nostri passi avanzando nello
spazio, e qualcosa, poco alla volta, si definisce e si enuncia.
Jean-Christophe Bailly

La città è la più complessa e grandiosa opera umana, forma costruita tra volontà collettive e individuali, volumi adagiati su un reticolo di strade, alternanza di pieni e vuoti, equilibri di percorrenze e soste. Ma la città è anche testo disponibile a infinite interpretazioni e traduzioni, racconto di innumerevoli pagine con un proprio ritmo e una propria musicalità, composizione che può essere percorsa dall’interno, scenografia di pietra che genera altre immagini e parole. Con il passaggio dal badaud al flâneur Parigi diventa archetipo della metropoli che suggerisce e racconta.
La rassegna dedicata a Parigi, durante la quale sarà allestita la mostra Passagenwerk di Francesco Demichelis e sarà presentato il libro Manifesto incerto di Frederic Pajak, si concluderà con l’evento del 10 dicembre. Un incontro in cui si discuterà del rapporto tra città e letteratura avendo come punti di partenza l’opera di Baudelaire e Benjamin e come sfondo la Parigi ottocentesca.

In copertina: Eugéne Atget