Obscuritas // mostra di Nicola Chibbaro e Steven Marigo

6 Novembre 2019 - 5 minutes read

» Obscuritas. Mostra di Nicola Chibbaro e Steven Marigo
» Sinestetica, 10-21 novembre 2019. Inaugurazione domenica 10 novembre ore 18.30
» ingresso libero

Nicola Chibbaro
Nato a Roma l’11 novembre 1992, fin da bambino mostra una spiccata tendenza verso il disegno e la pittura. Dopo aver seguito studi scientifici Si diploma nel 2011 e per un anno frequenta la Scuola Romana Fumetti. Nel 2014 decide di dedicarsi più seriamente alla carriera artistica iscrivendosi all’accademia di belle arti di Roma, diplomandosi nel 2018 in Tecniche Pittoriche. Durante il suo percorso formativo in accademia scopre la cromatologia rimanendone affascinato, così Nicola comincia ad approfondire lo studio dei colori, la loro storia e l’influenza che hanno avuto ed hanno tuttora sulla psicologia umana. Il nero è il colore su cui Nicola si sofferma maggiormente, analizzandone ogni aspetto, scientifico, simbolico e storico, dedicandogli una vasta serie di opere.
Nel 2019 Ha l’opportunità di partecipare alla mostra collettiva VISIONARY, esponendo un’opera insieme a nomi di spicco nel panorama artistico contemporaneo del Dark Surrealism come Alessandro Sicioldr, Olivier De Sagazan, Eric Lacombe, Markus Akesson, Guido Ricciardelli e Fabio Timpanaro.
Gli altari del nero sono una serie di opere olio su tela con una composizione prevalentemente costante formata da tre altari di forma e dimensioni variabili per ogni dipinto ed una sfera nera posta leggermente più in alto dal centro.
In queste opere ho voluto trasformare il nero da una semplice astrazione ad una vera e propria entità fisica, rilegandolo in un cerchio o sfera.
La scelta della forma geometrica non è casuale, Nell’immaginario collettivo il nero è facilmente identificabile più ad una forma circolare che ad altre forme, questo per via dell’ovvia associazione ai buchi neri, con la loro capacità di assorbire al loro interno ogni cosa compresa la luce e di rendere il tempo immobile.
Imprigionando qualcosa priva di forma come un colore in una figura geometrica ci ritroviamo inevitabilmente a confrontarci con esso, ad avvicinarci a lui, poiché non è più qualcosa d’immateriale e quindi irraggiungibile.
Questa materializzazione fa si che lo spettatore osservi il nero non in tutta la sua piena potenza espressiva, ma domato, innocuo, immobile in un concetto visivo comprensibile.
Gli altari sono delle costruzioni di dimensioni mastodontiche situate molto in alto e di cui non si vede la fine, che rappresentano un simbolismo antecedente all’uomo. I suddetti altari sono inseriti in uno scenario primordiale, indefinito e privo di ogni forma di vita, poiché l’elemento umano ancora non ha fatto la sua comparsa.
Questi totem sono la testimonianza di una sorta di venerazione e rispetto per un nero creatore e distruttore, una forza naturale necessaria per mantenere un equilibrio universale, ma che al contrario l’essere umano disprezzerà, demonizzandolo come la principale fonte delle sue paure.

Steven Marigo
L’artista esercita la sua professione poco distante dalla capitale romana.
Si avvicina al mondo dell’arte dopo essersi iscritto all’Istituto Statale d’Arte di Pomezia,
Attualmente frequenta il terzo anno di Pittura dell’Accademia Di Belle Arti Di Roma.
In questo ultimo periodo, il gusto si evolve verso la Vanitas, quel ramo della natura morta che si caratterizza per le ambientazioni macabre e sul concetto del Memento mori.
L’artista mira all’evasione da una realtà presente dominata dall’evoluzione della Natura,al contempo affascinante e terrificante, ma anche nella dimensione più oscura e irrazionale dell’uomo: l’inconscio.
Ispirato dai grandi maestri del Cinquecento e del Seicento,riesce a riproporre, in chiave contemporanea, i generi della natura morta.
-Arteika,Istituto Meucci Aprilia (2015)
-Personale,Almagaia Pub di Aprilia (2016)
-Percorsi del colore,Sala Manzù di Aprilia (2017)
-Maestri e Allievi, Gaia Gallery di Perugia (2017)
-Limen Museo d’arte Vibo Valentia (2017)
-Personale,Natura Vanitas ,galleria A+A di Perugia
-Forma, Sala Manzù di Aprilia (2019)

Per tutta la durata dell’inaugurazione potrete rinfrescarvi al bancone di Sinestetica, pronto a prendersi cura di voi con birre artigianali, vini, cocktails e molto altro.