
18 febbraio dalle ore 17:30
Conversazione sul cinema americano indipendente
A seguire la proiezione di un cult dell’indie
Ingresso libero
Da Little Miss Sunshine a Juno, da Pulp Fiction a Lost in translation, quella delle produzioni indipendenti è una realtà cinematografica sempre più autorevole e insieme amata da pubblico e critica, spesso definendo dei veri e propri culti che segnano l’ immaginario collettivo per decenni.
Interrogando il web ci si imbatte nella seguente definizione: “Un film indipendente, o indie, è un film prodotto senza l’intervento di una grande casa di produzione.” Sembra però difficile definire i margini di una definizione che lungi dal determinare soltanto caratteristiche economiche o imprenditoriali, indica ormai l’ essenza stessa del prodotto cinematografico, il suo oggetto, la sua tecnica e il suo spirito.
Ma cosa significa “cinema indipendente”? Com’è possibile conciliare un’ idea di cinema libero dalle briglie dell’ industria dominante con budget talvolta molto importanti? Per riprendere il filo dell’ incontro: da chi e cosa è indipendente il cinima “indie”?
Mario Savina, sceneggiatore laureato in storia e critica del cinema, ci accompagnerà in questo viaggio attraverso le strade marginali ma indispensabili della storia del cinema indipendente americano.
A seguire, verrà proiettato uno dei film più rappresentativi di questa brillante ed eccentrica galassia dell’ universo cinematografico.
Non vi sveliamo la sorpresa, ma possiamo darvi un indizio.
“I said – look I love you and we’re great buddies but you know what I am. And then she says, that doesn’t matter. I’ll fix that.”
Serata a cura di Martina Bassotti e Mario Savina.