Giuseppe Terragni: la guerra, la fine | presentazione del libro di Valerio Paolo Mosco

5 Aprile 2022 - 10 minutes read

Presentazione del libro Giuseppe Terragni: la guerra, la fine di Valerio Paolo Mosco a cura di Attilio Terragni per Forma
Sabato 9 aprile ore 18:00
Intervengono l’autore Valerio Paolo Mosco, Andrea Bentivegna, Jacopo Costanzo, Simone Galli, Alessandro Lanzetta, Anna Riciputo, modera Pietro Zampetti
Evento a cura del Gruppo Moa

Giuseppe Terragni, il più dotato dei razionalisti italiani, è stato un artista inimitabile capace di trasfigurare il linguaggio messo a punto da Le Corbusier e Mies van der Rohe in un’astrazione che si affaccia sulle soglie della trascendenza. Richiamato in servizio militare nel 1939, per un lungo periodo è immerso contemporaneamente nella vita di caserma, nei progetti lasciati a Como e in quelle polemiche che sin dal principio hanno accompagnato l’architettura moderna in Italia. Nella primavera del 1941 parte prima per la Jugoslavia e poi per la Campagna di Russia. Le lettere e le fotografie che scatta in questo periodo testimoniano che la guerra non ha intaccato la sua ricerca: egli cerca nella vastità della steppa delle nuove possibilità espressive, un nuovo senso spirituale per il suo astrattismo. Viene rimpatriato dopo la disastrosa seconda battaglia del Don in condizioni mentali precarie. Torna minato dai sensi di colpa ma anche, come afferma Alberto Sartoris, “spiritualizzato”. E proprio pochi giorni prima di una morte su cui ancora oggi aleggia un certo mistero, disegna come un epitaffio rivolto al futuro il suo ultimo progetto, quello per una Cattedrale. Un progetto straordinario nel suo afflato mistico che prelude ad una stagione dell’architettura che non si avverrà per la scomparsa di uno dei suoi più dotati interpreti. La vicenda raccontata in queste pagine ha un’analogia con la tragedia greca, con il conflitto tra il singolo ed il fato, un conflitto in cui inevitabilmente il singolo soccombe. Ma all’eroe schiacciato da un destino mosso da forze cieche è concessa una consolatoria via di uscita: la trasfigurazione di quello che Nietzsche chiamava il “grande dolore” in forma, in opera d’arte.

Valerio Paolo Mosco, autore tra gli altri di “Viaggio in Italia” (Maggioli, 2021) “Architettura italiana dal postmoderno ad oggi” (Skira, 2017); “L’ultima cattedrale” (Sagep, 2015); “Naked Architecture” (Skira, 2012); “Cinquant’anni di ingegneria in Italia” (Edilstampa, 2010); “Steven Holl” (Motta, 2010); “Architettura a volume zero” (con Aldo Aymonino, Skira, 2006); insegna allo IUAV di Venezia e alla Cornell University a Roma, ha insegnato al Politecnico di Milano, Università di Ferrara, IIT a Chicago e alla Escuela Arquitectura di Pamplona. E’ direttore della rivista on line Viceversa (viceversamagazine.com).
Andrea Bentivegna si laurea in Architettura all’Università La Sapienza di Roma con il professor Giorgio Muratore e una tesi sulla storia di Bogotà nel Novecento. Attualmente sta svolgendo il proprio Dottorato di Ricerca in Storia, Architettura e Progetto presso il Politecnico di Torino. È membro del comitato scientifico del Centro Studi Giorgio Muratore di Roma sin dalla sua fondazione. Ha partecipato a convegni e organizzato mostre come le recenti “Portinerie Romane: Racconto di
Un Progetto, 2016-2018” e “Milano 2: La Profezia del Berlusconismo”. Cura la rubrica TransAtlantic per il giornale La Voce di New York e scrive per la rivista AR Magazine ha inoltre collaborato con i magazine Panteon, Polinice, Punkt e Famo. Fondatore de Il Contrafforte sul quale sono raccontate le vicende architettoniche di diverse città del mondo da Roma agli Stati Uniti. E’ professore presso lo IED e l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove insegna Storia dell’Architettura Moderna e Contemporanea.

Jacopo Costanzo è architetto e dottore di ricerca in Architettura, Teorie e progetto. Ha studiato in Italia e Portogallo. Ha condotto ricerche in Germania, Iran, Cina, Corea del Sud e Giappone. Nel 2013 fonda war _ warehouse of architecture and research _ di cui è tutt’oggi partner insieme a Gabriele Corbo e Valeria Guerrisi. Dopo aver conseguito la laurea in Architettura presso La Sapienza di Roma con una tesi su Aldo Rossi, ha lavorato da MA Architects a New York, studio diretto da Morris Adjmi, storico collaboratore di Rossi. È membro del comitato scientifico del Centro Studi Giorgio Muratore, advisor dell’American Academy in Rome e docente presso lo IED di Roma e l’Università di Pisa. Dal 2019 è direttore responsabile del semestrale Panteon Magazine.

Simone Galli, romano, classe ’89, è laureato in Architettura presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 2016, lavora come fotografo free lance, dividendosi tra la fotografia di architettura e il teatro, dove realizza fotografie di scena per varie compagnie romane. Dal 2018 avvia una collaborazione costante con Federico Cianciaruso, con il quale tiene corsi per chi vuole approcciare la pratica fotografica e realizza progetti personali che vengono esposti in diverse gallerie, tra cui Sinestetica, Palazzo Merulana, Palazzo Massimo. Uno di questi progetti, realizzato insieme a Federico Cianciaruso e Cristiano di Nicola, dal titolo Spazi altri, vince, nel Maggio del 2018, il primo premio del Circuito Off del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, permettendo di esporre un nuovo progetto, dal titolo Quel lontano di noi, nella sede di Palazzo Magnani, a Reggio Emilia, durante l’edizione del 2019 dello stesso festival.

Alessandro Lanzetta, architetto e fotografo, è PhD – Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica (Teoria dell’Architettura), abilitato a Professore associato e Ricercatore RTDB alla Sapienza Università di Roma, dove insegna Progettazione architettonica. I suoi studi sono concentrati sull’informalità dei tessuti spontanei della metropoli contemporanea e sugli influssi dell’edilizia vernacolare mediterranea nell’architettura moderna. Fondatore di Ma_A -Mediterranean architecture_ Atelier (A. Lanzetta, A. Tzompanakis), ha realizzato piccole opere e ha vinto svariati concorsi internazionali e premi di architettura in Italia e all’estero. Ha pubblicato saggi e monografie, tra cui Opaco Mediterraneo. Modernità informale (Libria, 2016) e Roma Informale. La città mediterranea del GRA (Manifestolibri, 2018), ha curato vari volumi, tra cui Cinque temi del modernocontemporaneo (con A. Capuano e B. Di Donato, Quodlibet 2020) e #Curacittà Roma. La Sapienza della cura urbana (con A. Capuano, Quodlibet, 2020), S.M.U.R, Roma Città Autoprodotta. Ricerca urbana e linguaggi artistici (Manifestolibri, 2014). È redattore del portale «ArchiDiAP costruire l’Architettura», delle riviste «Archphoto.it», «Asfalto» e «Archphoto 2.0», lo è stato di «Gomorra. Territori e culture della metropoli contemporanea». Ha curato e presentato progetti e campagne fotografiche in mostre, gallerie e musei, tra cui la XIII Mostra Internazionale di Architettura alla Biennale di Venezia (2012), la Galleria nGbK di Berlino (2013), il MAXXI di Roma (2015 e 2018), la Galleria della Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma (2014, 2020 e 2021). Ha partecipato all’Atlante dell’architettura italiana. Architetture del secondo 900 (DiAP-Sapienza, Docomomo e MiBAC).

Anna Riciputo è architetto, Ricercatore in Composizione Architettonica e Urbana, responsabile didattico al Master in Progettazione degli Edifici per il Culto (diretto da Guendalina Salimei) al Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma. A Roma dal 2008, collabora con diversi studi di architettura tra cui lo Studio Purini/Thermes. Nel 2015 consegue la borsa di studio della Fondazione Sapienza per tesi all’estero intitolata a Lina Bo Bardi, svolgendo una ricerca a San Paolo del Brasile edita da Libria nel 2020 con il titolo Lina Bo Bardi e l’eterogenesi della forma, aggiudicandosi il secondo premio di scrittura sulle arti visive “Il Paese delle donne” nel 2021. Nel 2016 vince la Menzione d’Onore al Premio Giovani Critici con il progetto audiovisuale Souvenir. Nel 2013 avvia la sua ricerca personale uTOPIA s.p.a. e inizia ad esporre i suoi Toyscapes con la Galleria Sinestetica a Roma dal 2015. Tra le esposizioni si ricordano: la personale organizzata dall’Ordine degli Architetti di Ancona del 202; la personale presso La Casa dell’Architettura al Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto nel 2018; la collettiva La Città dell’inclusione al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma nel 2019 e le partecipazioni alla Biennale di Roma MarteLive nel 2017, 2019 e 2021. Fa parte del Comitato Scientifico di IUVAS – Istituto per le Variazioni Urbane e i Sistemi Architettonici di Firenze; è membro dell’I.A.A – International Association for Aesthetics e delle associazioni per la ricerca scientifica sull’architettura ProArch, AISTARCH e IN/ARCH. Saggista di settore e curatrice editoriale, partecipa a ricerche accademiche, a workshop, a convegni nazionali e internazionali scrivendone gli esiti in testi e articoli pubblicati in raccolte e riviste.