
Fauna e street photography nel parco fluviale con Emilio Barillaro – Click Blog
30 Giugno 2016 - 4 minutes readLa street photography di Emilio Barillaro invita a guardare la relazione che abbiamo con gli animali e la nostra natura, insieme al ‘bestiario fantastico’ di Sinestetica Expo.
Quando è stata l’ultima volta che avete preso quello specchio per guardarvi dentro, fin nelle pieghe più oscure della bestialità ancestrale che approfitta di ogni occasione per venir fuori?
La “Fauna” di Emilio Barillaro potrebbe fornirvi un piccolo incentivo, con gli scatti degli animali che popolano giardini zoologici, parchi naturali & affini, d’Europa, Asia e America, dove tutti vivono in stato di libertà ‘simulata’.
I daini che pascolano nella radura e la bambina che fa capolino davanti all’obiettivo. Lo spettatore indiscreto di un momento intimo tra leoni che non sfugge ad altri obiettivi.
Gli orsi che giocano nell’acqua di una vasca, da sbirciare dietro il vetro tradito dalle manine di piccoli spettatori, affascinati dalla versione della natura che mettiamo in scena per appagare tanti bisogni, ma con la scusa di preservarla.
La Fauna che ci guarda dall’altra parte del vetro, offre un buon riflesso della nostra natura di animali in gabbia, con il bisogno morboso di rinchiudere tutto, a partire dalle emozioni più nobili e delicate che possiamo provare per le specie meno evolute (forse!), anche se Barillario ci lascia liberi di guardarci dentro e riflettere sulla relazioni che instauriano, con l’approccio tipico della street photography.
Anche quando lo fa da un giardino segreto, come quello del Circolo di Legambiente, nel Parco Fluviale Capoprati che si estende lungo il tratto di lungotevere tra Ponte Milvio e il nuovo Ponte della Musica.
Lungo gli argini del Tevere di Roma che da secoli ‘accolgono’ ogni genere di flora e fauna, resistente alla cupidigia dell’uomo, la lenza dei pescatori, gli stenti dei senzatetto, le consuetudini dei nomadi e tutto quello che attraversa le banchine in gran parte ciclopedonali, o i muraglioni che raccontano la storia della città eterna sui murales di artisti che arrivano da tutto il mondo.
Nel bel mezzo di uno degli angoli di paradiso faunistico che resiste alla città, eterna come le sue contraddizioni, la “Fauna” di Emilio Barillario e il “Bestiario fantastico” realizzato dalle anime più creative dell’Associazione Culturale Sinestetica, si rivolgono al nostro sguardo da tutte le prospettive offerte dall’installazione ‘appesa al filo’ come la speranza e priva di cornici, come la libertà di guardarle che risente di ogni alito di vento e afflato di coscienza, tra uno spiraglio di cielo e il rumore del fiume che scorre imperterrito da secoli.
Una mostra dinamica, che gira le foto e agita i pensieri, tanto intrigante da guardare, quanto complicata da fotografare, sperando sempre che gli scatti della gallery siano quanto meno eloquenti.
Il progetto fotografico che ha già ricevuto diversi premi, con avvistamenti dal National Geographic al Miami Street Photography Festival, dopo l’installazione ‘ariosa’ nel Circolo Legambiente del “Parco Fluviale Capoprati” sul Lungotevere di Roma (Via Capoprati 12/A, lato Foro Italico), con l’incursione di Sinestetica tra le bestie, resterà in mostra nella sede di Sinestetica Expo (via Giuseppe Gatteschi, 32), ad ingresso libero, fino al 28 luglio 2016, su appuntamento da concordare con l’associazione.
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Tags: art, emilio barillaro, fauna, parco capoprati, photo, sinestetica