
Doppia presentazione | incontro con Edoardo Pisani
28 Marzo 2023 - 2 minutes readGiovedì 30 marzo ore 19:00
E ogni anima su questa terra
Yuri è nato l’undici settembre del 2001, e a ogni compleanno riempie un quaderno con fotografie di attentati e dei suoi festeggiamenti – anno dopo anno, bomba dopo bomba, candelina dopo candelina. Ricevuta l’eredità del nonno – un vecchio cappotto e un quaderno pieno di parole incomprensibili – comincia a investigare su di lui, cercando la sua tomba e decifrando il suo quaderno. Intanto riesce a innamorarsi di una ragazza, Lara, soprattutto grazie a un gatto suicida, lanciatosi da una finestra del manicomio abbandonato, a Gastropoli, dove era rinchiuso proprio suo nonno. La pazzia del nonno è parte della sua eredità? E cos’è l’Ordine dei cavalieri estinti, a cui il nonno era iscritto e che già sembra richiamare il giovane Yuri? Fra poesie e incanti, lucidità e terribili deliri, un intreccio di storie famigliari che travalicano il tempo e lo cancellano: una vertigine di esistenze che continuano a interrogarsi sull’origine della follia.
E libera sia la tua sventura, Arthur Rimbaud!
L’arte, l’amore, la ribellione, la fuga dall’Europa e la quiete dell’esilio, in Africa, fino a scoprirsi solo e malato e condannato a morte in un deserto in guerra: Rimbaud è un rivoltato alla poesia che molto sbaglia e tutto perde, che tutto prova e tutto estenua. «Et libre soit cette infortune» scriveva da ragazzo. “E libera sia questa sventura”, quindi, e la sventura è la vita di Rimbaud e la libertà è la sua poesia, cominciando da un commiato e finendo con un tesoro mai trovato, l’oro sepolto a Roche di ritorno da Harar, forse inesistente. Un omaggio alla vita e alla poesia di Arthur Rimbaud, un invito a conoscere l’inenarrabile mistero della sua “avventura terrestre”, il segreto dell’uomo «dalle suole di vento», come lo definiva Paul Verlaine.