
Corso di pittura sperimentale | terza edizione
5 Agosto 2021 - 14 minutes readÈ in partenza la terza edizione del corso di pittura sperimentale, tenuto dalla pittrice Margherita Ferro a Sinestetica!
→ ogni mercoledì dalle 18:30 alle 20:30 a Sinestetica, a partire da mercoledì 6 ottobre;
→ modulo A: due lezioni di pittura a olio, due lezioni di pittura ad acrilico;
→ modulo B: quattro lezioni interamente dedicate alla tecnica scelta dall’allievo, per completare un proprio lavoro;
→ esposizione a Sinestetica, non appena sarà possibile, dei lavori realizzati durante il modulo B del corso;
→ numero chiuso di iscritti (tre partecipanti al massimo);
→ prezzo del corso: 100€ per ogni modulo, 180€ per il corso completo.
Per ulteriori informazioni o per iscriverti: direzioneartistica@sinesteticaexpo.com, 06 943 75 745
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Il corso intende accompagnare lo studente a porsi degli interrogativi sulla funzione di un’opera d’arte, sviluppando in questo modo la capacità creativa e comunicativa individuale: questo è l’obiettivo del corso di Pittura Sperimentale.
Il corso prenderà il via da una sperimentazione sul segno e su alcune teorie fondamentali come quella della composizione o dei colori.
Durante le lezione verranno anche sperimentate due diverse tecniche di pittura e ci confronteremo su dubbi e perplessità. In questo modo il corso diventerà uno “spazio laboratoriale” in cui l’alunno potrà decidere le tematiche e le modalità di lavoro che sente maggiormente vicine alla propria concezione pittorica.
Alla fine del corso ogni studente dovrà elaborare una piccola tela a soggetto personale e con la tecnica che ritiene più idonea in base a quelle studiate.
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di:
1. produrre un piccolo elaborato artistico in cui siano evidenti caratteristiche di creatività
personali;
2. valutare in modo critico-costruttivo il lavoro proprio e quello degli altri.
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Le tecniche pittoriche che affronteremo nel corso
Il corso vuole fornire allo studente le basi per individuare un criterio esecutivo adatto alle sue esigenze, prendendo in considerazione due tra le tecniche pittoriche più utilizzate, pittura ad acrilico e pittura ad olio, analizzandone pregi e difetti.
L’acquisizione di tali nozioni di base è finalizzata alla interiorizzazione di una metodologia e una padronanza della tecnica che permetta all’espressione artistica di superare i limiti derivanti dalle inadeguatezze ed incapacità tecnico-espressive.
Lo sviluppo della sensibilità verso la materia pittorica, la capacità ottenuta attraverso l’intima e personale adesione al metodo: sono alcune delle condizioni per l’acquisizione di una capacità espressiva autonoma e propedeutiche al discorso pittorico personale.
Tenendo a mente, però, che nessuno è in possesso di un’unica rassicurante prospettiva educativa; siamo tutti un po’ analfabeti alla ricerca di teorie e tecniche.
L’espressione è un’esperienza comunicativa che può manifestarsi in vari modi, all’interno di un processo sempre dinamico, che va dalla comunicazione intenzionale a quella istintiva e viceversa, creando un confine molto labile tra le due. Se provassimo per un attimo a concentrarci solo sull’atto del dipingere, questo potrebbe diventare un pretesto per sentire se stessi e gli altri in un contesto libero da competizioni. Si tratta di un puro fare non ostacolato da un occhio indiscreto, solo così l’agire creativo può condurci verso un orizzonte comunicativo svincolato dal peso che le aspettative esercitano sul singolo.
Ho fatto una lista di alcuni materiali secondo me necessari al corso, ma voi potete aggiungere o togliere a seconda delle vostre esigenze, ricordandovi che una buona opera d’arte non dipende necessariamente dai materiali che si utilizzano per realizzarla e che ogni artista deve trovare o, meglio ancora, creare i suoi strumenti unici!
Materiali necessari per la pittura ad acrilico:
✿ Tela già preparata di cotone
dimensione a piacere, anche se il mio consiglio è partire con una tela non troppo grande, che non superi un 50 x 70 cm ad esempio, oppure dei fogli di carta ruvidi.
✿ Set colori acrilici Primari Maimeri Polycolor per iniziare vanno benissimo i colori primari: bianco, nero, blu, rosso e giallo, più qualche piccolo extra a vostra scelta
✿ Set di pennelli
Corti, lunghi, piatti, a punta, grossi, sottili, sintetici o animali, delle forme più strane: di pennelli per la pittura ne esistono di tantissimi tipologie, da scegliere attentamente in base alla tecnica
(i sintetici vanno bene per qualsiasi tipo di tecnica), al tratto ricercato, alla propria particolare esigenza e sì, anche in base al proprio budget. Potete anche comprare delle pennellesse dal ferramenta, delle spatole o dei rulli, per iniziare a sperimentare andrà benissimo!
✿ Tavolozze
Piatti di plastica, coperchi o tavolette di legno, da usare come tavolozze per i vostri colori!
✿ Qualche barattolo di vetro e qualche straccio
Per la pittura a olio:
✿ Tela già preparata di dimensione a piacere, anche se il mio consiglio è partire con una tela non troppo grande,
che non superi un 50 x 70 cm ad esempio), per iniziare va benissimo il cotone! Oppure potete utilizzare un cartone telato o una tavola di legno, che andrà poi accuratamente preparata prima della stesura della pittura ad olio.
✿ Set colori a olio Maimeri Classico.
Vi consiglierei anche qui di prendere un set già composto, dove troverete sicuramente i colori primari da cui si possono ricavare tutte le tinte, ma per fare questo dovreste avere già un pò
di maestria nel mescolare i colori (ma non preoccupatevi, faremo anche un piccolo approfondimento sulla teoria dei colori!).
Se invece volete già iniziare a crearvi la vostra “tavolozza”, bastano di solito 10/12 colori più il bianco e il nero per iniziare . Il mio consiglio è di basarvi sul sistema che prevede due tonalità
(una calda e una fredda), e non dimenticatevi le terre!
✿ Tavolozza
Niente Legno per il momento, procuratevi invece una bella cornice a giorno 20×30 cm e smontatela. La masonite la userete per dipingerci su. Il vetro invece diventerà la vostra tavolozza. Si pulisce subito, non vuole nessuna manutenzione ed è comodissima! State solo attenti a non farlo cadere. Alternativa? Un bel coperchio di plastica trasparente reciclato da
qualche recipiente vuoto!
✿ Pennelli
Date sfogo alla fantasia!! compratene il più possibile, non importa se sono economici. Anzi, cercate proprio il minimo della decenza perchè con tutta probabilità ne rovinerete un sacco,
non dipingendo ma per la scarsa dimestichezza con la manutenzione. Anche rispetto alla tipologia e alla dimensione, tutto dipende dal vostro modo di dipingere ma comunque
procuratevene in quantità. In setola sintetica soprattutto, sono un buon compromesso tra morbidezza e resistenza. Mettete pure in conto un pennello piatto molto morbido e un po’ più grande per eventuali vernici e una pennellessa da almeno 4cm per la preparazione dei supporti.
✿ Irrinunciabile una spatolina! Vedrete che comodità, per mescolare i colori riducendo gli sprechi! Oltretutto si pulisce con un colpo di straccio.
✿ Diluenti
Una cosa di cui non si può fare a meno è l’acquaragia: fondamentale per pulire i pennelli e la tavolozza, l’importante è non usarla mai per diluire i colori. La scelta è vasta in effetti, si spazia dall’acquaragia standard a quella senza odori, all’essenza di petrolio, al petrolio bianco.
Consiglio semplice acquaragia inodore per iniziare.
Tradizione vuole che si usi olio di lino ed essenza di trementina, e non c’è nulla di male. L’unico difetto degli olii classici è il tempo di asciugatura piuttosto lungo e l’imperativo assoluto di seguire la regola “Grasso su Magro” (ossia iniziare con colori mischiati alla trementina e, man mano che si aggiungono strati, ridurre la trementina e aggiungere olio). Se prevedete di dipingere in modo molto sottile e poco materico allora il problema avrà poco impatto, ma se avete intenzione di andarci giù pesante con trame strutturate allora potrebbe essere fastidioso. Comunque anche questo è relativo alla tipologia di lavoro che desiderate realizzare. Io per iniziare vi consiglio di sbizzarrirvi con lavori semplici e campiture di colore grandi e uniformi.
Vari ed eventuali altri medium.
Fortunatamente la Chimica è Grande e oggi esistono dei prodotti portentosi che riescono ad accelerare tantissimo i tempi di asciugatura senza per questo togliere fascino e consistenza a questo tipo di pittura. Tali medium sono presenti sul mercato sotto diversi nomi, formati e caratteristiche. Io uso quello della Maimeri, va benissimo e vi durerà molto considerante che ne vanno usate pochissime gocce alla volta.
Quindi, i miei consigli per gli acquisti sono così riassumibili:
• Acquaragia (1 lt)
• Essenza di Trementina*
• Olio di Lino Crudo.*
In più a scelta:
• Medium per pittura a olio – Essiccante Maimeri
• Vernice Finale Dammar
* Un consiglio per l’olio di lino, che nel tempo tende ad ingiallire, tenetelo il più possibile esposto alla luce del sole, si schiarirà tantissimo fino a diventare totalmente trasparente. Un’alternativa all’olio di lino, che non ingiallisce ma che è più caro è l’olio di papavero.
* La trementina invece va tenuta al riparo dalla luce del sole sennò ingiallisce. E’ molto utile per preparare gli abbozzi o la campitura monocromatica della tela poichè asciuga prestissimo. L’importante è che non pensiate di sostituirla con l’acquaragia. Mai! Mentre la trementina può essere usata per diluire i colori senza alterarli troppo, l’acquaragia li opacizza terribilmente e li priva di elasticità.
Qualche barattolo di vetro e qualche straccio!
Naturalmente questa lista riporta quanto ho imparato dalla mia esperienza personale, quindi prendetela come una linea-guida di massima, non come oro colato.
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La docente
Margherita Ferro è nata a Roma nel 1990, dove attualmente vive e lavora.
Dopo aver iniziato a studiare pittura da giovanissima continua la sua formazione in età adulta, focalizzandosi in particolare nello studio delle seconde avanguardie artistiche, della pittura astratta e i temi della visione inconscia e non oggettiva.
Nel 2009 inizia i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Roma che conclude nel 2016 con una tesi sull’Arte Irregolare, frutto di un anno di collaborazione presso il Laboratorio di Pittura e Attività Espressive “Il Mattone”, attivo all’interno dell’Istituto Psichiatrico San Giovanni di Dio di Genzano.
Nel 2017/2018 ha partecipato alla grande retrospettiva dedicata ad Antonio de Curtis, Totò Genio, dove ha esposto un disegno dedicato all’attore nelle sedi museali del Convento di San Domenico Maggiore a Napoli e il Museo di Roma in Trastevere.
Nel 2019 riceve un premio come vincitrice nella categoria under 30 del Rospigliosi Art Prize 2019. Nello stesso anno è stata scelta dalla galleria Wunderkammer tra i 15 creativi per Herbarium, opera muraria realizzata in collaborazione con lo street Artist di fama internazionale TELLAS, nell’ambito del progetto SPACE Tor Pignattara, Roma. A settembre 2020 è stata selezionata nella short list del premio Internazionale Leonardo da Vinci. Nell’ottobre 2020 ha preso parte a Be**pART, la mostra d’arte collettiva più grande al mondo, ideata da Giò Montèz e curata da Atelier Montèz.
Recentemente è stata selezionata tra gli artisti segnalati dalla giuria del Premio Combat e ha preso parte alla quinta edizione di Syart Festival di Sorrento e a Contemporanea 2021, tenutasi al Palazzo Ducale di Tagliacozzo.
Nell’ultimo anno e mezzo Margherita ha approfondito le tecniche dell’ oreficeria artigianale classica e della fusione a cera persa, già praticate nella storia della sua famiglia da molti anni, per ampliare le sue possibilità stilistiche ed adattarle alla sua attuale ricerca artistica.
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