Controtebe // inaugurazione mostra G. Pernazza e F. Parroni

3 Giugno 2019 - 4 minutes read

“Attraversare la porta è scegliere l’ignoto e trovare riparo, apertura e chiusura, possibilità ed oblio. La porta è il vuoto attorno al quale l’architettura cresce.”

» sabato 8 giugno, ore 18, Sinestetica
» inaugurazione mostra “CONTROTEBE“. Opere di Giovanni Pernazza (PERNO gp) e Filippo Parroni (Pascal architects).
» ingresso libero

Intervengono:
» Franco Purini, Professore Emerito di Composizione Architettonica e Urbana della Sapienza;
» Massimo Bignardi, Professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena.

Controtebe è un progetto grafico che vede finalmente la luce dopo due anni di concertazione e lavoro dei suoi due autori: Giovanni Pernazza (PERNO gp) e Filippo Parroni (Pascal architects).

Questo particolare percorso grafico prende spunto dalla tragedia di Eschilo ‘I sette contro Tebe’, ultimo atto della trilogia del Ciclo Tebano, rappresentata per la prima volta ad Atene durante i festeggiamenti per le Grandi Dionisie, nel 467 a.C.
Come è noto la tragedia narra del conflitto tra i due fratelli pretendenti al trono di Tebe, Eteocle e Polinice. Entrambi schierano sei guerrieri d’élite dislocati di fronte ad ognuna delle sette porte della città, loro stessi decidono di schierarsi l’uno contro l’altro di fronte alla settima porta, andando in contro al loro fatale destino.

I sette duelli della tragedia vengono messi in scena attraverso altrettanti duelli su carta e tela.
Le opere sono la libera figurazione delle sette porte della città di Tebe attraverso lo sguardo dei due autori.
Parroni e Pernazza si fronteggiano utilizzando tecniche diverse (stucco e smalto il primo, cartoncino e china il secondo), su un campo geometrico comune di 70 per 50 centimetri.
Le loro porte vibrano, sbattono, si studiano, portano i segni di un percorso laborioso e affatto lineare, cercando di far emergere il vero oggetto d’indagine a cui entrambi tendono: il concetto di varco e le sue trasformazioni nel tempo.

Dalla sacralità dell’attraversare la porta, alla tensione che questo comporta in chi compie l’azione.
Dal difendere strenuamente la porta, all’angosciante paura di ciò che si trova oltre questa.
E infine l’indifferenza dell’accesso alla rete, un’indifferenza contagiosa che si muove dal campo digitale e invade quello fisico, con la conseguenza di eliminare la consapevolezza del passaggio, per un’inevitabile chiusura autoreferenziale, sterile e mostruosa.

Gli artisti
Giovanni Pernazza è un architetto e vive a Roma. In quasi tutti i suoi disegni si firma PERNO, un soprannome che porta con me sé fin dal liceo. Si considera un buon osservatore e ama trovare nuove chiavi di lettura per sovrapporre e rileggere i fenomeni della realtà che ci circonda. I suoi processi partono quasi sempre con lo scopo di reinterpretare un tema, uno spunto o un particolare insignificante catapultandolo in un conflitto inconcludente. Puntualmente cade vittima degli stessi conflitti che intende controllare e ogni lavoro che inizia finisce sempre in maniera diversa dalle previsioni iniziali.
www.pernogp.com

Filippo Parroni è un architetto umbro di origine e romano di adozione. Ama il silenzio della sue regione e cerca di raccontarlo attraverso il suo lavoro. La sua ricerca compositiva si basa sulla sottrazione che affronta la paura del vuoto.
Sottrarre fino all’essenziale, continuare per ridurlo al silenzio. Ciò che rimane è il fine del suo lavoro.
Si è laureato con Franco Purini nel 2011, ha lavorato in numerosi studi di architettura, tra cui Archea e Ian Plus, fino al 2014, quando insieme a Simona Scrascia, ha fondato PASCAL Parroni Scrascia Laboratorio di Architettura.
www.pascal.archi

Per tutta la durata dell’inaugurazione potrete trovare ristoro presso il bancone di Sinestetica, che si prenderà cura di voi con birre artigianali, vini, cocktail e spuntini di ogni sorta.