Anna Riciputo

1 Febbraio 2018 - 3 minutes read

Anna Riciputo, più nota come A.R. laTouche (Catania,1981), architetto, è dottoranda alla Sapienza Università di Roma e assistente alla didattica. Romana d’adozione, ha collaborato all’interno dello Studio Purini/Thermes e dello Studio Stemm. Dal 2013 ha intrapreso la sua personale ricerca trans-disciplinare sotto l’insegna uTOPIA s.p.a. Scrive saggi di architettura per pubblicazioni scientifiche e articoli apparsi su riviste di settore. Ha esposto i suoi collage con il collettivo Sinestetica Expo a Roma.

A. R. laTouche è una artista che non scende a compromessi. Il carattere delle sue opere è deciso ed attiva immadiatamente i nostri cinque sensi. Architettura e Pop Art si mescolano creando atmosfere retrò, dolcemente nostalgiche quasi a ricordarci come eravamo e non siamo più. Le strutture architettoniche, sempre presenti, richiamano il radicamento e la solidità, un esercizio di equilibrio dentro il frastuono selvaggio della natura. Figure di donne, pin up o madonne, languide o devote, patinate o sacre ma sempre profondamente intense esprimono consapevolezza e forza e sono lungimiranti portatrici di Verità. Sono donne che vogliono dimostrare con naturalezza ma a tutti i costi la forza della sincerità. Attraverso colori sempre decisi ed accesi si sente il rumore della natura primordiale e così animali accompagnano uomini e donne intrappolati dentro personificazioni fittizie.Animali sapienti vogliono ricordarci da dove veniamo per poi forse indicarci la via. Uccelli tropicali, serpenti e maiali incontrano umani e colonne ed ancora oggetti in equilibrio instabile, ed il loro grido si combina sempre al grido delle donne, a loro è affidato il compito più difficile, il compito di istruire alla natura, attraverso un immagine che per quanto patinata e glamour, sorridente e fragile, esprime una forza prepotente, una forza che va oltre gli uomini stessi.
Donne languide perchè convincono, languide perchè così arrivano dove vogliono o dove comunque è permesso. Tutto si richiama in questi lavori, con un suono selvaggio e puro, l’immobilità di un istante eppure il movimento, il silenzio eppure il rumore, la devozione eppure l’irriverenza, ed ecco che tutto si unisce ed il cerchio si chiude. Non ci sono risposte semplici, Mai, eppure questi lavori sembrano risposte, grazie ad una fantasia scatenata ed una passione indomita per la conoscenza.

Alessandra Damante

Blue Moon, collage digitale, stampa fotografica su pannello di alluminio, 50×50 cm, 2016


Bestiario romano urbano, collage digitale, 2016, 150×50 cm

 


Aristofane – Le donne al parlamento, 2015, Collage digitale

 


Eschilo – I sette contro Tebe, 2015, Collage digitale

 


Euripide – Le baccanti, 2015, Collage digitale

 


Beautyque, collage digitale, 35×70

 


Beautyque 2, collage digitale, 35×70